Circa
due anni fa, la Rai propose una bozza di contratto con elementi che
prevedevano la riclassificazione delle figure professionali: i
profili in classe 1 flessibili, intercambiabili e fungibili con
mansione inferiore. Con questo progetto, la Rai intendeva togliere
competenze professionali specifiche a tutti noi; di fatto
dequalificando sia le figure amministrative, sia quelle tecniche, sia
quelle creative e ovviamente anche la classe operaia. Obiettivo che
la Rai esprime chiaramente in un paio di passaggi, tratti dall'Art.
59 di “Livelli e Mansioni” come: “...l'organizzazione
del
lavoro
presuppone
il
ricorso
all'intercambiabilità
delle
mansioni
nell'ambito
dei
profili
professionali
compatibili...”,
oppure: “...laddove
non
risulti
necessario
l'intervento
di
profili
professionali
specialistici...”.
Bozza che, guarda caso, è tornata attuale proprio adesso, a 10
giorni circa dalla firma del contratto...
Limitare
il nostro campo d'azione ad interventi specifici fa di noi degli
specialisti; mentre fare un po' di tutto in maniera intercambiabile
significa tornare ad essere “garzoni di bottega” (anche se in
classe 1...), come capitava a tutti noi da ragazzini, quando
iniziavamo a prendere contatto con il mondo delle “radio libere”
e delle tv private. Questa fase che vorrebbero farci percorrere deve
essere chiara a tutti noi.
A
questa CCNL dobbiamo rispondere in coro: NO!
I
sindacati trattanti avevano un mandato chiaro dai lavoratori, ma, la
china che ha preso il CCNL ci vede lontani anni luce da quelli che
sono i nostri interessi.
Chi
è al tavolo delle trattative ci dice che questo contratto-ricatto
non piace neanche a loro? Lo dimostri esimendosi dal firmarlo.
Il
fronte del NO ha deciso di LOTTARE e di invertire il CCNL a nostro
favore.
Scartando
quelle iniquità che stiamo denunciando e ci vedono arretrare come
lavoratori dipendenti e salariati. Proponiamo di cancellare:
1
“Le parti convengono che per tutti i profili professionali
l'assegnazione ai vari livelli non esime i lavoratori dallo
svolgimento dei compiti inferiori di inquadramento.”
e
tutte quelle parti della proposta aziendale che toglierebbero dignità
e autodeterminazione alle nostre figure professionali.
Con
l'approvazione e la sigla di un contratto demansionante,
potremmo anche assistere ad uno scenario dove ad un Regista di primo
livello venga chiesto di fare da aiuto-regista (praticamente farebbe
lui tutto il lavoro) ad un esterno senza esperienza che però ha
molti “santi in paradiso” o un nome di famiglia prestigioso, per
esempio. Mi vengono in mente molti altri scenari possibili, ma sono
sicuro che adesso anche voi siete in grado di prevederli...
Insomma,
di questo nuovo contratto-ricatto che potrebbe essere approvato nella
sua parte normativa di “riclassificazione” (leggi
demansionamento)
già tra uno o due giorni, non ci piace proprio niente, anche perché
i passaggi di livello sono soggetti alla minaccia dell'accettazione
del demansionamento,
leggi il punto 5.
“5
Le Parti convengono che l'assegnazione del livello superiore sarà
subordinata all'assenza di provvedimenti disciplinari, formalmente
contestati agli interessati, di cui ai punti 4) e 5) e dell'art. 29.
In presenza dei suddetti provvedimenti le posizioni dei lavoratori
saranno riesaminate trascorsi rispettivamente 6 e 12 mesi dalla
scadenza dei comporti.”
Ribadiamo
ancora una volta il rifiuto a questo contratto e la richiesta di un
trattamento economico che sappia risarcirci adeguatamente del tempo
perso e degli attuali alti costi della vita.
USI-UR902 Comunicato n°3 del 29/1/2018
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