Lo scorso 23 ottobre, Riccardo Laganà, membro del CdA Rai, eletto dai lavoratori, era in visita presso il centro di produzione di Milano per incontrare le RSU locali ed essere informato della disastrosa situazione in cui versa il nostro Centro di Produzione, della cronica carenza di personale, viste anche le recenti selvagge incentivazioni, dello stallo del progetto "Portello", etc. etc.
A quanto ci risulta, l'incontro non ha avuto corso e il consigliere è stato messo alla porta perché le RSU non gradivano la presenza di Davide Dipietro (Operatore Rai presso il Centro di produzione di Torino e delegato Snater) in veste di suo collaboratore.
Non vogliamo entrare nel merito se fosse o meno lecita la presenza di Dipietro a detto incontro, ma a noi sembra pretestuoso mandare all'aria un incontro con un membro del CdA che mostra interesse per il nostro CdP, solo per la presenza di una persona non gradita. Pretestuoso perché ancora brucia a qualcuno che il membro eletto dai lavoratori sia un ex-dipendente e non un soggetto indicato dai sindacati/azienda. Pretestuoso perché il suddetto collaboratore è appartenente ad una sigla sindacale invisa alla maggioranza delle RSU.
Ancora una volta l'interesse dei lavoratori e del Centro di Produzione viene messo in secondo piano per una ripicca sindacale, sprecando così l'opportunità, unica nella storia della Rai, di avere un portavoce presso il Consiglio di Amministrazione, che fino a ieri era un nostro collega.
Il gesto delle RSU, oltre ad essere sgradevole dal punto di vista umano, mette in evidenza la totale mancanza di considerazione, da parte di una rappresentanza sindacale un po' arrogante, della volontà dei lavoratori che hanno votato a maggioranza il loro uomo presso il CdA. Rifiutare di incontrare una persona che viene appositamente da Roma secondo noi è già di per sé un atto indegno di una rappresentanza sindacale che dovrebbe agire nell'interesse di chi è portavoce.
Invitiamo tutti i colleghi del Centro di Produzione Rai di Milano a manifestare il loro disappunto per quanto avvenuto inviando una email di protesta a: rsuraimi@gmail.com e ad essere più partecipi in prima persona alla vita politica/sindacale in quanto stiamo attraversando un difficile periodo durante il quale l'azienda ha già mostrato forti segnali di smantellamento progressivo delle unità produttive e di depauperamento delle risorse umane su tutto il territorio nazionale.
Fino ad adesso, le RSU e i sindacati firmatari di contratto alcune volte hanno avallato scelte aziendali discutibili, ma nella maggior parte dei casi si sono rivelati impotenti di fronte alla politica peggiorativa del lavoro proposta dai vertici aziendali che si stanno orientando sempre più all'esternalizzazione di tutti i servizi.
È arrivato il momento di partecipare attivamente alla lotta sindacale scegliendo di schierarsi con le organizzazioni che danno ascolto ai lavoratori e ne rappresentano i veri interessi. Prepariamoci a esprimere il nostro scontento e a chiedere un adeguato aumento contrattuale in tempi brevi, contrastando la politica dello sfascio aziendale che passa attraverso contratti di affitto milionari, appalti facili e incentivazioni all'esodo di massa.
Unisciti all'USI e lotta per la tua dignità sul posto di lavoro!
USI-UR902 Comunicato n° 5
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